La ragazza dei tulipani, (Justin Chadwick, 2017), è un film ambientato in Olanda, nella meravigliosa Amsterdam nel 1930. Una storia di una donna, Sophie, una ragazza dall’animo prepotente, affamata di vita e di indipendenza, con lo sguardo acuto e ammaliatore dell’attrice Alicia Vikander.
Una donna dal fascino delicato, dalle movenze eleganti e dal carattere tranquillo, almeno apparentemente. La giovane protagonista è costretta a sposare un uomo molto più vecchio di lei per questioni esclusivamente economiche.
Il film inizia spiegando come procede la vita di Sophie insieme a suo marito.
Lei è diligente, serie, appare sotto tutti i punti di vista una brava moglie. Rispetta i doveri coniugali mentre il marito, ricco e un po’ stupido per la verità, non immagina minimamente che la giovane, anche per la sua età e per la sua corposa voglia di vivere, ha bisogno di qualcosa di diverso rispetto a quello che una persona ampiamente matura come lui può offrirle.
Ma perchè la giovane decide si sposarsi? Da cosa è esattamente costretta?
Dai soldi, ovviamente.
È un’orfana cresciuta in un convento e ha bisogno di denaro e di una condizione economica agiata e confortevole che le permetta di aiutare i fratelli e di garantirgli un futuro migliore.
Purtroppo però ogni forma di contratto presuppone un prezzo più o meno alto da pagare, e quello che deve pagare Sophia è altissimo. Il marito, ossessionato dall’idea di avere un erede, ogni notte la costringe ad avere rapporti sessuali che per lei diventano un incubo, soprattutto nel momento in cui pare che non sia in grado di restare incinta.
Sophia è ossessionata dalla paura di essere ripudiata perchè incapace di dargli un erede, ma nonostante questo, conduce la sua vita in modo tranquillo e comodo fino a quando nella sua esistenza non irrompe un giovane pittore.
Il marito, per celebrare la bellezza e il fascino della moglie, decide di farsi ritrarre insieme a lei e chiama un artista di nome Jan Van Loos, un uomo misterioso, sensuale e affascinante.
Sophia, chiusa nella sua vita sì agiata ma oltremodo noiosa e priva di emozioni vere, rimane subito colpita dalla bellezza del giovane e tra i due s’instaura subito un gioco di sguardi curiosi che metterà in pericolo entrambi.
La ragazza dei tulipani è tratto dal romanzo Tulip Fever di Deborah Moggach.
La storia è incentrata sul rapporto di lussuria, di passione e di amore tra Sophia e Jan, ma anche sulla rappresentazione sociale, economica e politica dell’Olanda di quegli anni, soprattutto se consideriamo la speculazione dei tulipani, sulla loro vendita e coltivazione, su cui si basava l’economia di quel tempo.
Personalmente amo molto Alicia Vikander, ed è stato questo uno dei motivi per cui ho deciso di guardare questo film che mi ha lasciata priva di emozioni.
L’ambientazione è apprezzabile, i costumi sono fantastici, ma le interpretazioni lasciano un po’ a desiderare.
Il film sembra voglia concentrarsi sulla passione e sulla sensualità, il problema però è che risulta slavato, privo di corpo e di anima.
Anche le scene più intime non trasmettono nulla, lasciando una sorta di apatia che non ha alcun senso.
È un film bello dal punto di vista estetico, formale, esterno. Ma all’interno, quando la storia dovrebbe spiccare il volo, esprimendo sensualità, dolore, frustrazione, amore, passione, non adempie al suo compito, rendendo questa pellicola bella solo da guardare, con l’occhio freddo e distaccato di un critico d’arte, mentre l’animo umano si sente abbandonato.
VOTO.
Generale: ⭐⭐ ½
Azione: 👊
Emozioni: ❤️
Riflessioni: ✏️
Suspense: 😮
Consigliato: NO.