Last Christmas, (Paul Feig, 2019), è un film di natale che ha come protagonista Emilia Clarke, famosa per il ruolo di Daenerys Targaryen ne Il trono di Spade. Katarina è una giovane ragazza che insieme alla famiglia è scappata a Londra dalla guerra in ex Jugoslavia. Ha un rapporto molto difficile con la madre, soprattutto dopo che è stata operata al cuore, e con la sorella omosessuale. Con il padre, invece, ex avvocato e adesso tassista, mantiene un legame molto affettuoso e meno conflittuale dei precedenti.
Kate, come si fa chiamare da tutti, ama tanto cantare e ha una passione per le canzoni di George Micheal. Purtroppo però tutti i suoi tentativi di entrare a far parte di musical finiscono sempre male e alla fine si vede costretta a lavorare come elfo in un bellissimo negozio natalizio che ha come padrona una donna asiatica molto bella ma altrettanto esigente. Kate è una vera pasticciona. È dedita all’alcol e soprattutto tende a scacciare il dolore e il senso di insoddisfazione perenne che prova per se stessa e per la propria inconcludente vita portandosi a letto un ragazzo diverso ogni notte. Stiamo parlando di relazioni occasionali, che durano il tempo di una dormita e già all’indomani sono sostituite con qualcosa di nuovo.
La protagonista risulta subito simpatica. È un po’ imbranata, forse troppo, fa ridere e combina parecchi guai. In realtà è piuttosto sola, abbandonata a se stessa, senza dei veri affetti a cui fare riferimento. Non ha una dimora fissa e piuttosto che tornare a casa e sottostare agli ordini e al caratteraccio della madre, preferisce chiedere continuamente ospitalità ai pochi amici che possiede, combinando sempre qualche casino. Per questo puntualmente viene sbattuta fuori di casa.
La sua vita sterza vigorosamente quando incrocia sulla sua strada Tom (Henry Golding), un ragazzo asiatico con lo sguardo sempre rivolto verso l’alto pronto a meravigliarsi, che fantastica sulla vita di sconosciuti e non utilizza lo smartphone. Kate deciderà proprio grazie a lui di rimettersi in gioco e di provare a costruirsi una vita diversa, meno disfattista e assumendo un atteggiamento più positivo, progettando il futuro. Grazie a Tom comincerà anche a fare volontariato e per la prima volta ad ascoltare veramente la gente. Perchè, a dirla tutta, Kate è simpatica, ma è un po’ egoista. È piuttosto concentrata su se stessa, e sembra quasi che non gliene freghi nulla degli altri, ecco perchè combina guai senza alcun senso di colpa. Tom le mostrerà qual è il modo giusto per prendersi davvero cura delle persone che amiamo, senza combinare pasticci, ma regalando soltanto amore e felicità.
Il film è un insieme di commedia, dramma, racconto morale, famiglia disfunzionale, favola, amore e tributo musicale. Certo che già all’inizio, con un’attenzione particolare ad alcuni dettagli, è molto facile intuire quale sarà l’andamento della trama. C’è un piccolo segnale che vi farà capire cosa c’è che non quadra nell’incontro tra Tom e Kate, il cui senso poi verrà spiegato solo alla fine con un finale decisamente più triste delle aspettative.
Certo, la punta di diamante del film è lei, Emilia Clarke, il suo sorriso contagioso, i suoi grandi occhi verdi e quell’aria da brava ragazza che però sa molto bene come mettere nei guai gli altri. Il problema è che a una come lei, siamo pronti a perdonarle qualunque cosa. È la sua simpatia a rendere gradevole un film che sinceramente non mi è piaciuto più di tanto. È un buon punto di partenza per intrattenere, ma non conquista il cuore di chi lo guarda sia perchè è scontato, sia perchè è prevedibile.
Ripeto, Kate è goffa e comica, sembra quasi che sia irrecuperabile, eppure Tom con la sua dolcezza e un’eleganza innata, saprà conquistare il suo cuore e fare in modo che Kate lo apra agli altri e si lasci contagiare veramente dalla magia del Natale che non è altro che la festa dell’affetto e della solidarietà. Il concetto che sta alla base del film è sicuramente quello di amare se stessi, perchè se non ci amiamo, non possiamo amare. Non mancano battute ironiche e tanto sarcasmo che alleggeriscono una trama che altrimenti sarebbe davvero troppo pesante.
Insomma, Last Christmas è un film colorato, decisamente natalizio, dove non è l’amore tra un uomo e una donna a spiccare, bensì la capacità di accettarsi per quello che siamo e riuscire finalmente ad abbattere tutti i muri che ci circondano e fare pace con noi stessi e con gli altri. Perfetto da vedere durante le feste e godibile se non ci si aspetta un capolavoro. In fondo, è solo un film di Natale, tra risate e qualche lacrima, fa il suo dovere. Del resto, a Natale siamo tutti più buoni, no?
VOTO.
Generale: ⭐⭐⭐
Riflessioni: ✏️✏️✏️
Emozioni: ❤️❤️
Azione: 👊
Suspense: 😮
Consigliato: SI.