Storia d’inverno: quando amare significa salvare.

Si può amare così profondamente qualcuno da non farlo morire?

Storia d’inverno è un film tratto dal romanzo di Mark Helpkrin e datato 2014. Una storia emozionante e commovente che fonde passato, presente e futuro per presentare una visione del miracolo amoroso in una veste che abbraccia sia la leggenda che la modernità.

Un uomo e una donna sono destinati ad incontrarsi e poi ad amarsi ma la morte incombe e strappa via anche le ultime lacrime rendendo quel sentimento immortale.

Il legame che unisce Beverly (Jessica Brown Findlay) e Peter (Colin Farrell), una ragazza che sta per morire a causa della consunzione e un ladro che deve scappare perché inseguito dal suo ex capo, è qualcosa di straordinario e di speciale e lo si evince fin dal loro primo incontro. Lui si introduce di nascosto nella casa di lei per scassinare la cassaforte ma rimane assolutamente ammaliato dal suono del pianoforte. Una melodia che lo incanta e lo spinge a seguire quel suono magico che lo conduce proprio dove si trova lei che con le sue mani leggere e bianche intona una sinfonia che intrappola il suo cuore allo stesso modo in cui il suo viso ribelle e la sua chioma rosso fuoco, gli scaldano il corpo e la ragione.

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Peter s’innamora all’instante, di un amore che non chiede permesso, di un sentimento che scaturisce da solo come un fulmine nel bel mezzo di un cielo sereno. Un sentimento che lo condurrà diritto tra le braccia di colei che altrettanto lo amerà di una passione struggente e di un sentimentalismo tragico e possente.

L’ex capo che tanto lo insegue non è altri che un demone che deve assolutamente fare in modo che il miracolo non si compia.

Ma di quale miracolo si tratta? Il più grande di tutti i miracoli: salvare una vita.

Non ho mai avuto paura della morte, ma ora che amo lei si. Io sono un ladro , non posso rubare una vita?

Storia d’inverno è un racconto magico, è fantastico, è pieno di immaginazione, di cavalli alati, di grotte nelle quali si nascondono demoni, di spiriti guida e di angeli che proteggono nel silenzio e nella nebbia.

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E’ una storia che non ha tempo, è una fiaba che però abbraccia la morte per renderla reale e al contempo meno spaventosa e per mostrare che il vero amore significa soltanto una cosa: salvare.

Amare realmente qualcuno lo rende immortale nel momento in cui noi compiamo il miracolo di salvarlo.

Se non mi ami tu ora, nessuno mai mi amerà.

Una concezione certamente affascinante è quella di considerare la nascita di ciascuno di noi come la possibilità di essere il miracolo di qualcuno. Ciò significa che noi nasciamo per salvare la vita di una persona in particolare. Noi nasciamo con un’appartenenza dentro e con un potere immenso e dobbiamo solo avere il coraggio, la forza e la tenacia di portare a termine il nostro compito.

Quando lo avremo fatto, diventeremo stelle esattamente come tutte quelle che osserviamo nel cielo ogni notte.

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L’universo ci aiuta a compiere il nostro destino, ci accompagna, mette al nostro fianco persone, animali, cose che devono guidarci a nostra insaputa verso il nostro miracolo.

L’amore è il capostipite di questo concetto così incantevole, dolce, morbido, delicato a tal punto che non ho potuto fare  a meno di commuovermi guardando il film.

Posso però sottolineare il fatto che alcune parti mi sono sembrate troppo frettolose e quindi immagino che il libro sia molto più esaustivo e completo da questo punto di vista. Ho avuto la sensazione di essermi persa parecchie cose che purtroppo essendo il film per ragioni tecniche di una certa durata e struttura, sono state necessariamente tagliate.

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L’atmosfera che si respira è quella di una fiaba oscura ma anche piena di luce, perché non si perde mai la speranza. La lotta tra bene e male si consuma tra gli esseri umani e gli esseri immortali ma senza fragore, senza armi, senza urla. E’ tutto racchiuso nel cuore dell’essere umano. Un cuore pronto a soffrire, a combattere e a vincere in nome del proprio miracolo.

E’ questo il senso dell’amore, salvare…

Storia d’inverno è intenso e riesce a trasmettere molte emozioni soprattutto nella prima parte, poi, ripeto, secondo me ci sono stati dei tagli notevoli del libro e la seconda parte con il finale non hanno reso come mi aspettavo.

Un film che certamente consiglio ma dal quale mi aspettavo molto di più, nel senso che alla fine mi è parso risolversi tutto troppo in modo “fantastico” e veloce, quasi facile, oserei dire, ma questo potrebbe essere colpa della trasposizione cinematografica e non del testo in sé.

A questo punto, per togliermi tutti i dubbi, non mi resta che leggere il romanzo!

VOTO.
Generale: ⭐⭐⭐⭐
Emozioni: ❤️❤️❤️❤️
Riflessioni: ✏️✏️✏️✏️
Azione: 👊
Consigliato: SI.

 

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Virginia ha detto:

    Ciao Antonietta! Non so se sono riuscita a iscrivermi correttamente, ma sono Virginia di Virginia il labirinto (fammi poi sapere se l’iscrizione ti risulta!)! Che bello scoprire un blog dove parli di film, e con il tuo stile appassionante e inimitabile!
    La recensione è bellissime e film e libro mi ispirano moltissimo (Neri Pozza, non per direxD). Me l’ero perso, lo ammetto, ma adesso sento l’assoluta necessità di recuperarlo!
    Un bacio:-*

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    1. antoniettamirra80 ha detto:

      Cara Virginia, grazie di esserti iscritta! *___* E’ stata una bellissima sorpresa trovarti qui, sono davvero felice di poterci scambiare le nostre opinioni anche sui film.
      Grazie per quello che pensi del mio stile, ne sono onorata, davvero.
      E’ vero, Storia d’inverno è stato pubblicato da NeriPozza, ed è ancora più affascinante per questo, anche per me. Proprio oggi pomeriggio vorrei vedere se riesco a recuperarlo, in modo da leggerlo e avere un quadro completo di libro e film. Spero di poter leggere prestissimo anche ciò che pensi tu, perchè sono felice quando abbiamo le stesse sensazioni ma anche nel caso contrario, è bello potersi confrontare.
      Un abbraccio forte! :*

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