DeathNote: una storia da brivido trasformata in un cartone animato.

DeathNote (2017), è l’adattamento del manga che porta lo stesso nome andato in onda su Netflix un po’ di tempo fa. Io l’ho visto qualche mese fa e non ne sono rimasta folgorata.

Conoscevo in parte la storia e l’idea di base l’ho sempre trovata eccezionale.

Un ragazzo trova un quaderno, che poi sembra più un libro, in una giornata in cui il cielo si annuvola all’improvviso e giunge un vento infernale.
Beh… l’inferno non è un caso, perchè proprio lì a terra, a pochi passi da lui, c’è qualcosa che ha un potere ineguagliabile.

DEATHNOTE: il quaderno della morte.
In cosa consiste questa diavoleria?

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Il ragazzino, apparentemente sprovveduto e piuttosto scialbo, (si capisce che non mi ha colpito per niente), capirà presto che tra quelle pagine sono riportati dei nomi, nomi di persone che non conosce e che, ATTENZIONE, sono morte.
Insomma, senza girarci troppo intorno, se scrivi un nome su quel quaderno, quella persona, MUORE.
Ma potrebbe mai essere tutto così facile?

Eh, no, perchè a far compagnia al giovanotto c’è una strana figura, un demone dall’apparenza terribile ed intimidatoria che è come una sorta di guardiano, lì per accertarsi che il nuovo proprietario del quaderno sia, oltre che valido e rispettoso di quel dono, anche in grado di usarlo nel modo giusto.

In altre parole, di USARLO.

Ci vuole coraggio, non trovate?

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Il manga da cui è tratto il film, è ovviamente giapponese, come è giapponese l’ambientazione, i personaggi, nonostante nel film non sia così. Inoltre la base del fumetto consiste nel dare un approccio piuttosto critico della società soprattutto evidenziandone l’ingiustizia sociale.

Io ci ho visto poco di tutto questo e infatti i fan del manga non hanno per nulla apprezzato questa riveduta versione.
Personaggi senza spessore. Psicologia quasi assente. Poca azione e poca comprensione di ciò che accade realmente e perchè.

Inoltre, nonostante la storia abbia un potenziale immenso, secondo me, piuttosto oscura ma anche pregna di riflessioni, il tutto viene miseramente ristretto alla storia d’amore tra i due protagonisti, che come accade nel mondo di oggi, è caratterizzata da due soggetti autodistruttivi che fanno dell’amore una scusante per non combattere e per vittimizzarsi.

Insomma una storia da brivido sviluppata come un cartone animato per bambini.
Piuttosto indifendibile.

VOTO.
Generale: 
Azione: 👊👊👊
Suspense: 😮😮
Emozioni: ❤️
Riflessioni: ✏️
Consigliato: NO.

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2 commenti Aggiungi il tuo

  1. SaraTricoli ha detto:

    Accade spesso che un film deluda rispetto a un libro o come in questo caso, un manga… ma da quel che leggo: questo è un gran disastro!
    Non conosco il manga, ma forse non avrebbero nemmeno dovuto tentare di farne un film… sembra una di quelle storie che si apprezzano solo in privato (durante una solitaria lettura) ma forse mi sbaglio 🤗

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    1. antoniettamirra80 ha detto:

      Io conoscevo un po’ la storia del manga perché in passato me ne avevano parlato e da come mi era stato descritto, mi aveva affascinato molto, ecco perché poi ho visto con speranza il film.
      Ma c’è un abisso secondo me, il film è troppo infantile. Il manga mi auguro abbia qualcosa in più.
      😊

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