Spartacus. Gli dei dell’arena: quando uno schiavo diventa un Dio e fa paura.

Spartacus – Gli dei dell’arena, (2011), è il prequel della famosa prima stagione di Spartacus – Sangue e arena. Per chi non conoscesse il genere, ci troviamo di fronte a una serie che calca i passi di film come Il gladiatore di Ridley Scott.

Quando la prima stagione si concluse, il successo fu tale da pensare di farne una seconda, però poi, l’attore protagonista si ammalò, e quindi per ingannare il tempo, i produttori decisero di realizzare un prequel dedicato alla storia di Batiato, il grande lanista e dei suoi gladiatori prima dell’arrivo di Spartacus, appunto.

Un plot di successo, basato su sangue, morte, violenza a quantità, orge, mistificazioni, inganni, paure e scene di sesso ampiamente sviluppate senza alcuna censura.

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Una morale molto labile, valori che traballano e che s’incarnano soltanto in alcuni personaggi come la giovane recluta Crisso e il futuro maestro Enomao.
Per il resto, tutti gli altri personaggi si muovono tra la sete di sangue, di gloria e di potere, perchè Gli dei dell’arena è caratterizzato principalmente da due elementi: gloria e potere.

La gloria è ambita dai gladiatori. 
Il potere da chi li possiede.

Allora, assistiamo a come la casa di Batiato si innalza grazie al suo gladiatore migliore, Gannicus e anche a qualche escamotage non proprio lecito organizzato dalla moglie di Batiato, Lucrezia e dalla sua amica Gaia.

Si tratta di favoritismi legati al sesso, e all’offerta di piaceri sfrenati che purtroppo il più delle volte terminano in scenari brutali e sanguinari.

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Ma Batiato, desideroso di ascendere a un ruolo importante nella politica del tempo, non si ferma davanti a niente, nemmeno alla morte del padre che in qualche modo ha sempre ostacolato la sua sete di potere.
Non è solo lui l’ostacolo da superare, ma bensì Tullio, il vero rivale per quanto riguarda i gladiatori e l’ascesa al potere.

Le scene di lotta sono molto forti, nulla è risparmiato all’occhio del pubblico, tutto viene presentato così com’è, nella sua barbara rappresentazione.
Del resto i gladiatori sono uomini rozzi e violenti, vivono per il sangue e per uccidere. Devono uccidere per non essere uccisi.

Sono SCHIAVI e pertanto, se il loro padrone lo desidera, non solo devono combattere, ma anche adempiere ad altre tipologie di intrattenimento, come il sesso.
Sono guardati come fossero Dei in terra, ammirati, temuti e persino desiderati, ma sono sempre e soltanto schiavi.

Questa consapevolezza ci viene continuamente sbattuta in faccia, è impossibile dimenticare che nessuno di loro è realmente libero, e che solo uno conquisterà la libertà, ma a un prezzo altissimo.

Non ci si annoia a guardare questa serie, ma deve piacere il genere perchè è senz’altro senza sconti.
C’è azione da vendere, inganni, misteri, segreti, bugie, è difficile stancarsi ed episodio dopo episodio, si è invogliati a continuare per scoprire tutta la storia.
Gli attori sono molto bravi, la suspense non manca, e un elemento fondamentale che la fa da padrone è la vendetta.

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Consiglio la visione a chi non è facilmente impressionabile, e a chi non si lascia intimidire da scene di violenza e di sesso senza filtri.

Insomma, a mio parere, una serie come poche, capace di mescolare virtù e vizi, con un linguaggio semplice, immediato, molto popolare, che arriva direttamente al cuore. L’intreccio si basa sul concetto di odio e amore, di potere e di relazioni sentimentali che alla fine finiscono sempre per sottostare a ben altri ideali, non sempre puri come ci si aspetterebbe.

Direi che c’è poco di puro, ma molto di osceno, in tutti gli aspetti che vengono affrontati.
Non privatevi di guardare ciò che temete.
Ne rimarrete affascinati.

VOTO.
Generale: ⭐⭐⭐
Emozioni: ❤️❤️❤️❤️
Riflessioni: ✏️✏️✏️✏️
Azione: 👊 👊 👊 👊
Suspense: 😮😮😮
Consigliato: SI.

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3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Federica Resta ha detto:

    Il Gladiatore è davvero un gran bel film, l’ho visto parecchie volte quando la relazione con il mio ex si poteva ancora chiamare relazione, ma solo grazie alle tue parole che strabordano entusiasmo e passione sarei curiosa di vedere anche questa serie, Antonietta.
    Sei la numero uno. Come sempre. ❤ ❤ ❤

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    1. antoniettamirra80 ha detto:

      Cara Federica, anche io ho visto Il gladiatore tante volte, mi piace davvero molto. Questa serie, invece, è molto più brutale e cruda, anche se parte più o meno dalle stesse basi.
      Grazie! 🙂
      Ti abbraccio forte ❤ ❤ ❤

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  2. Federica Resta ha detto:

    Ti abbraccio forte anche io ❤ ❤ ❤

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